In un mondo con un alto livello di inquinamento, provare a vivere in modo che tutto diventi più riciclabile e riutilizzabile è l’obiettivo che governi, ma anche singoli cittadini cercando di seguire, dando una mano affinché la Natura non debba risentirne. Quello che crea un disturbo senza dubbio superiore rispetto a tutti gli altri elementi inquinanti, è la plastica.
Proprio perché è necessario sensibilizzare quante più persone possibili sull’argomento, proveremo in questo articolo a presentarvi la tematica sul riciclo partendo proprio sui danni che la plastica arreca all’ambiente. Esamineremo inoltre come fare in modo che la plastica non sia più soltanto un grosso guaio per il pianeta, ma possa essere trasformata più e più volte.
La plastica: tra gioie e dolori
Sicuramente, con la plastica parte dei nostri problemi si sono di molto migliorati, essendo un materiale molto versatili, resistente e leggero. Oggi lo troviamo praticamente ovunque, in qualunque versione e strumento; ma purtroppo ci si è resi ben presto conto che per quanto sia un materiale indispensabile ormai per la nostra quotidianità, c’è da considerare anche l’impatto ambientale che ne consegue. Diventa, a questo punto, indispensabile iniziare a differenziare i rifiuti, optando per il riciclo.
A partire dal riciclo, intanto si può dare nuova vita alla plastica, che può essere riutilizzata più e più volte, anche in ambiti diversi. Ovviamente, teniamo conto anche dei miglioramenti che si possono avere in rapporto all’ambiente, non andando a procurare danni alla natura che spesso non è in grado di smaltire l’elevatissimo tasso di inquinamento. Insomma, solo così si può davvero riuscire a fare qualcosa di buono per il nostro pianeta.
Ma come avviene il riciclo della plastica?
Partiamo dal valutare la tipologia di plastica con cui abbiamo a che fare, perché purtroppo ancora oggi per poter riciclare la plastica è necessario valutare alcune sfide che non sempre è facile gestire e superare. Ve le spieghiamo nel dettaglio di seguito, facendovi notare, quanto sia importante ridurre l’uso della plastica, in particolare quella usa e getta che rappresenta il vero e proprio problema in questione:
- contaminazione: la plastica per poter essere riciclata a dovere non deve presentare segni di sporcizia o essere mescolata ad altri materiali non riciclabili.
- costi elevati: altro dilemma! Le tecnologie di oggi infatti devono includere anche tecniche di separazione della plastica da altri materiali, il che richiede investimenti davvero onerosi
- limitata capacità di riciclo: alla luce soprattutto del fatto che alcune tipologie di plastica come il polistirene espanso, è difficile da trattare e spesso finisce in discarica, non cambiando di molto il problema della gestione dei rifiuti e dell’inquinamento.
La plastica, quindi, resta sicuramente un bene a cui tutti oggetti, volenti o nolenti, attingiamo a causa dei mille usi che ne facciamo, anche senza volerlo appunto. E’ un materiale infatti che si trova ovunque, creando non pochi problemi e non altrettanto pochi dilemmi sulla gestione del suo smaltimento o, in caso di riciclo, del suo riutilizzo. Insomma, non è facile riuscire a liberarsene, considerato che per poter essere totalmente smaltito dalla natura occorrerebbero più di mille anni.
Purtroppo se non gestita a dovere, la plastica può avere un impatto devastante sull’ambiente. Un esempio può essere senz’altro la plastica gettata in mare, che minaccia tutte le specie che qui vi abitano, diventando spesso anche cibo dei pesci, che ovviamente non ne traggono alcun tipo di beneficio. La sensibilizzazione su questo argomento dovrebbe essere uno dei quesiti su cui i governi mondiali dovrebbero basare le loro politiche interne ed estere; ma il fatto che non ci siano sensibili risoluzioni al riguardo, fa pensare che la cosa sia ancora difficilmente risolvibile in tempi brevi.