Ci sono degli ortaggi che prevedono un tipo di coltivazione davvero molto diversa da quelli che generalmente siamo abituati a seguire. Si tratta dei tuberi, ovvero quelli che nel mondo agricolo sono definiti nello specifico organi di riserva sotterranei, che le piante utilizzano per immagazzinare nutrienti. Tra queste fila, sebbene non siano ciò che un tubero appare piuttosto dei bulbi, troviamo le cipolle, che hanno le stesse proprietà e funzionali alimentari di tutti quegli ortaggi che sono definiti appunto tuberi.
In questo articolo, vi indicheremo il motivo per le cipolle, nonostante siano dei bulbi, spesso vengono definiti a buon diritto proprio tuberi e vi indicheremo tutte le tecniche per portare a termine una coltivazione specifica e dettagliata, senza incorrere in errori e avendo cura delle nostre piante di cipolle che sono alimenti fondamentali per il nostro nutrimento e per il fabbisogno quotidiano dell’organismo.
Cipolle: tra tuberi e bulbi
Ci sono ortaggi che hanno delle definizioni precise, in base soprattutto alle modalità di coltivazione e alle proprietà nutritive che possiedono. A incorrere in questi errori sono soprattutto i meno esperti, che seguono magari delle indicazioni sbagliate, non riconoscendo per mancanza di conoscenza diretta e di studio le differenze fondamentali tra le due categorie.
Si fa questo errore specie con le cipolle che vengono considerate tuberi, ma in realtà sono bulbi. La differenza è sostanziale: gli ortaggi da bulbo sono organi di riserva, costituiti da più strati sovrapposti di foglie modificate, che circondano il fusto centrale; mentre i tuberi sono ingrossamenti di una porzione del fusto e della radice che accumulano amidi e altri nutrienti, e sono fondamentali per la sopravvivenza della pianta.
Come coltivare i bulbi di cipolla?
Diciamo che in termini di coltivazione, la differenza tra bulbi e tuberi non c’è. In entrambi i casi è richiesta la conoscenza del terreno, che deve essere ben drenante e ricco di sostanza organica, e prima di piantare queste piante va lavorato in profondità. Sebbene sotto terra, questi ortaggi necessitano di calore, che viene fornito dall’esposizione in pieno sole, anche se possono tollerare anche zone in penombra. Ma ecco come piantare le cipolle:
- scegli il tipo di cipolla che vuoi coltivare
- scegli posizione e tipologia di terreno
- pianta in primavera
- ponili a debita distanza, lasciando lo spazio per la crescita
- annaffia quando necessario e fertilizza ogni 4 settimane
- raccogli dopo al massimo 4 mesi dalla piantagione, ma tenendo sempre conto delle varietà
- usa una forza o una pala per sollevare delicatamente i tuberi da fuori il terreno.
Quello che c’è da sapere dopo avere raccolto le cipolle, è legato per lo più alla loro conservazione: infatti, le cipolle si prestano ad essere conservate molto a lungo, in un luogo fresco, buio e asciutto per garantirne la durata; ma diciamo che non sono degli ortaggi che necessitano un consumo immediato o comunque a breve termine, anzi si prestano a durare anche numerosi mesi.
Coltivare le cipolle può essere un’attività interessante, perché ci permette di conoscere un mondo, quello della terra e della coltivazione sotto terra, che non ci è dato sempre avere sotto gli occhi. Anzi, in questo modo avremo anche maniera di approfondire le nostre conoscenze e capire come nel passato i tuberi abbiano avuto così tanta fortuna, venendo conosciuti come il cibo dei poveri.