Pulire il ferro da stiro costituisce una di quelle operazioni sottovalutate ma al tempo stesso necessarie per preservare al massimo delle sue potenzialità uno strumento sempre molto diffuso, sia internamente che esternamente. Anche se ne facciamo ricorso solo saltuariamente, il ferro da stiro tende naturalmente a sviluppare vari tipi di sporco che è bene rimuovere.
Dal calcare nella caldaia, fino alla piastra del ferro che può diventare meno pulita fino a presentare tracce di sporcizia oppure naturalmente parlando la tipica forma di strato bruciato sulla stessa oltre ad otturarsi nei fori dove si sviluppa il vapore. Un ferro sporco non sarà solo inevitabilmente “meno bello” ma quasi certamente meno efficiente.
La pulizia del ferro da stiro, perchè farla
Non è però in alcun caso qualcosa di eccessivamente complicato da portare a termine, anzi risulta essere possibile utilizzare metodi “casalinghi” per far ritornare il nostro ferro da stiro all’originale splendore, impiegando per esempio alcuni trucchetti e magari arrivando a capire in anticipo cosa effettivamente rende il ferro “sporco” anche dopo pochi mesi.
Quasi sempre si tratta di calcare, residuo dell’acqua che utilizziamo naturalmente (soprattutto quella di rubinetto) per riempire la caldaia che poi permette anche l’utilizzo del vapore. In modo regolare conviene controllare se la caldaia è otturata, facendo partire al massimo il getto di vapore e se ci sembra meno potente oppure otturato bisogna provvedere immediatamente.
Come effettuarla
Conviene utilizzare sempre acqua demineralizzata, ossia poveri di minerali come il calcare che una volta che l’acqua evapora va ad intaccare i materiali a contatto. Per questo possiamo acquistarla ma anche ricavarla dalle caraffe filtranti o del deumidificatore, per risparmiare tempo e denaro. Se il danno è fatto dobbiamo utilizzare una soluzione composta da:
- Acqua e aceto di vino bianco in parti uguali da inserire nel serbatoio
- Lasciare agire a ferro spento per circa un’ora
- Dopodichè attivare la caldaia e portarla alla massima temperatura
Successivamente è necessario far uscire fuori tutta la soluzione formata da acqua e aceto utilizzando il tasto del vapore, in modo che questo possa effettivamente “sturare” i fori che possono essere occupati dal calcare o da altre impurità. Una volta fatto evaporare il tutto dobbiamo inserire acqua demineralizzata e fare lo stesso.
Attenzione anche alla piastra che può facilmente incrostarsi sia con il calcare ma anche con residui di detersivi o applicanti (come l’appretto o spray simili). Possiamo pulirla facilmente con mezzo limone, semplicemente sfregando sopra la superficie (a ferro spento ovviamente), oppure utilizzare una soluzione composta da acqua e sapone di Marsiglia.