
Che cos’è l’asfalto, come si posa, e come si smaltisce?
Il catrame è una sostanza nera o brunastra molto densa che si produce mediante la distillazione del petrolio greggio. Dopo la raffinazione di tutti gli altri prodotti viene estratto dalla base della colonna e successivamente viene mescolato con quelli che sono conosciuti come aggregati, come la ghiaia e la sabbia e con lo zolfo, formando l’asfalto che viene poi utilizzato per la realizzazione della pavimentazione delle strade.
Mentre il legame che si forma tra il catrame e gli aggregati rende l’asfalto resistente, l’effetto dello zolfo è quello di renderlo sigillante. Per informazioni dettagliate su questo materiale si consiglia di visitare il sito specializzato asfalti.it
Come si posa dell’asfalto
Per la posa dell’asfalto si effettua prima un riscaldamento dello stesso che viene poi versato in uno strato sulla strada e successivamente premuto da un rullo pesante che lo stende in maniera omogenea. Dopo il raffreddamento l’asfalto diviene un materiale robusto che può sopportare il traffico delle auto e dei mezzi pesanti che circolano sulle strade.
Con il passare del tempo l’asfalto tende ad indurirsi maggiormente pur mantenendo una dote di flessibilità che è sufficiente per adattarsi a quelle che sono le variazioni del fondo stradale. L’asfalto viene utilizzato anche come sigillante, specialmente per le coperture ed in questo caso viene pompato sul tetto dell’edificio in costruzione e una volta realizzato uno strato uniforme diviene una barriera quasi impenetrabile.
Con il passare del tempo esiste anche il rischio che gli aggregati possano dividersi dal catrame, ma l’integrità dell’asfalto posato sulle coperture è senza dubbio uguale a quella di altre tipologie.
Un altro uso dell’asfalto che è divenuto sempre più frequente è quello per la realizzazione dei parcheggi, proprio perché l’asfalto è in grado di sopportare con tranquillità il peso delle autovetture. L’applicazione dell’asfalto sulla superfice da adibire a parcheggio è molto rapida.
Lo smaltimento dell’asfalto
Una volta effettuata l’operazione di scarificazione del vecchio asfalto e la sostituzione con quello nuovo, si deve smaltire il rifiuto che è classificato con il codice CER 170302, che indica i rifiuti speciali non pericolosi. Questo materiale può anche essere riutilizzato per preparare delle miscele bituminose, mediante impianti a caldo, seguendo le prescrizioni che fanno parte di una normativa tecnica a livello europeo, la UNI EN 13108-8.
Prima dello smaltimento si deve eseguire la rimozione in maniera corretta cioè mediante quella che viene chiamata operazione di “scarificazione”. Come per gli altri rifiuti della stessa tipologia, anche i residui dell’asfalto devono essere stoccati temporaneamente per poi essere consegnato presso gli impianti che sono autorizzati al suo smaltimento insieme alle analisi sul rifiuto stesso.
Una operazione che ha una cadenza almeno trimestrale, senza tenere conto delle quantità che sono state stoccate. Le operazioni di stoccaggio e di smaltimento devono essere fatte da ditte che hanno esperienza nel settore e che garantiscono il rispetto di tutti i requisiti.